Puerto de la Cruz
La mappa archeologica di Tenerife segnala un popolato con necropoli in Martianez e grotte sepolcrali nel Malpais e Maria Jimenez. Per il resto, è difficile segnalare qualcosa in concreto da visitare senza correre il rischio di dimenticare qualche punto importante, data l’abbondanza di luoghi con un gran sapore.
Per esempio è bella la piazza del Charco, avvallata che prima era riempita dal mare e dove si pescavano gamberoni, che data, pare, del secolo XVIII; la piazza Concejil, circondata di case signorili come le case di Reimers, Ventoso, Iriarte e della Croce Rossa; la piazza della chiesa, del finale del XVII s. dove si trova la chiesa parrocchiale al cui interno si conserva un gran legato artistico; le vie della Lonjas e quella di Iriarte, il Castello di San Felipe, edificato tra gli anni 1630 e 1644; l’eremo di San Telmo, la chiesa di San Francisco ed il Parco Taoro. È incomparabile il Giardino Botanico e l’opera realizzata da Cesar Manrique nella costa Martianez. Sono solo alcuni punti scelti fra i tanti che si possono visitare in Puerto de la Cruz. Oltre ai Forni di Calce recentemente restaurati, si trovano nella Via de Las cabezas vicino all’istituto di formazione professionale. Si tratta di forni per la fabbricazione di calce da costruzione che datano degl’inizi del secolo XX. Funzionarono come tali sino al 1940. la restaurazione ha compreso anche i dintorni che li circondano, creando un bell’insieme di giardini.