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La Laguna

PASQUA - SETTIMANA SANTA

Serenità, fervore, raccoglimento e tradizione sono le caratteristiche degli atti di questa festa il programma di culti e processioni si apre con il discorso inaugurale seguito dalle diverse funzioni e sfilate in processione in onore di San Lazzaro, Cristo del riscatto Cristo di Burgos, la Addolorata, processione solenne del giorno dei rami, Cristo dei caduti, Nostro parere Gesù della Sentenza, Signore dell'orto, insegne della Passione, Signore della Colonna, Nostra Signora Dell'angustie, Lacrime di San Pietro, la Veronica e il Sacro Volto, Gesù Nazzareno, Madonna della solitudine, Signore della canna, Signore della umiltà e pazienza, tutti santi, Maria Maddalena, Santa cena, Santissimo Cristo della Laguna , Lignum Crucis, La Pietà, Santo Sepolcro e la Processione del Silenzio. Attirano fra tutte le associazioni che accompagnano la processione per le vie e i canti popolari che nel primo mattino del venerdì santo si cantano al Cristo de LA LAGUNA.

NOSTRA SIGNORA DEL ROSARIO

Prima quindicina di ottobre. Valle de Guerra (La Laguna).

Nella processione un gruppo di giovani del paese vestiti con uniformi militari accompagnano alla Madonna. Anteriormente e successivamente all'esplosione dei fuochi artificiali si rinnova la tradizionale rappresentazione del "i incontro della barca e del castello" comunemente chiamato "la Librea". Si tratta di una commemorazione della Battaglia di Lepanto. Gli elementi principali di questa rappresentazione sono un castello Moresco con il suo capitano e i suoi fedeli guerrieri e una barca che porta come stendardo alla Madonna del Rosario, nella quale vanno un capitano con i suoi marinai. 

La Livrea di Valle de Guerra
La messa in scena della Livrea di Valle de Guerra è un atto culturale di tipo autosacramentale fortemente radicato nella cultura popolare della zona nordorientale di Tenerife, che è diventato il simbolo d’identità più rappresentativo del paesino di Valle de Guerra. Si celebra il secondo sabato di ottobre in onore della Vergine del Rosario e commemora la vittoria della Lega Santa sui turchi nella storica Battaglia di Lepanto, che ha avuto luogo nel 1571 nel Golfo dallo stesso nome, tra una potente flotta navale dell’Impero Turco e l’armata della Lega Santa, costituita su richiesta di Papa Pio V da soldati e navigli di Spagna, dagli Stati Pontifici e da Venezia allo scopo di frenare l’espansione dell’Impero Ottomano, che minacciava pericolosamente l’Europa Occidentale e il Nord Africa.
La tradizione ebbe inizio nel 1720, data in cui venne eretto il santuario e in cui si celebrò per la prima volta la festività della Vergine del Rosario, patrona del paese. L’atto principale dei festeggiamenti è una rappresentazione allegorica della battaglia. Le barche turche e cristiane spiccano nella rappresentazione; vari attori del paese incarnano i protagonisti del conflitto: Giovanni d’Austria e Alì Pascià (ultimamente sono stati aggiunti alla lista i personaggi di Filippo II e Miguel de Cervantes).
Le navi sostengono una battaglia in cui lo schieramento di Giovanni d’Austria avrà la meglio nel momento in cui appare la Vergine. L’atto si conclude con la morte di Alì Pascià, il quale prima di morire riconosce la superiorità del Dio cristiano, e con la conversione della soldatesca turca.
La Livrea, che allude inizialmente ai miliziani e alla sfilata che precede il combattimento, è stata associata alla battaglia nel suo complesso, “quindi ciò che si conosce come Livrea è la rappresentazione simbolica e ritualizzata della Battaglia di Lepanto”.

La Livrea.
Le livree del norest di Tenerife sono radicate nella tradizione delle milizie popolari. La maggior parte è scomparsa; vengono celebrate a Las Mercedes, Taganana, San Benito, Tejina, Valle de Guerra e Tegueste.
Il sostantivo “livrea” deriva dal francese livrée, propriamente “cosa consegnata al servo”. Così la definiva Covarrubias nel 1611: “Anticamente solo i re davano vestito insigne ai loro servi; e oggigiorno in un certo qual modo si fa così, per distinguersi e differenziarsi da tutti gli altri e perché questi hanno molti privilegi e libertà quel vestito prese il nome di livrea". Un’altra delle sue accezioni è quella di uniforme militare. Nel Dizionario delle Autorità (1732) figura la seguente definizione: "L’abbigliamento di uniforme che i Re, i Grandi, i Nobili e i Cavalieri danno rispettivamente alle guardie ai paggi e ai servi domestici, che deve avere i colori d’armi di chi li dà”. L’Enciclopedia Universale Illustrata europeo-americana precisa che fino al XVII secolo la parola si usava per esprimere l’uniforme o il distintivo militare.

DECRETO 132/2007, del 24 maggio, per il quale "La Livrea di Valle de Guerra" si dichiara Biene d’Interesse Culturale, con la categoria di ambito locale, nella frazione del Comune di San Cristóbal de La Laguna, isola di Tenerife:

http://www.gobcan.es/boc/2007/117/003.html

FESTE DEL CRISTO DEL CALVARIO

Nei giorni anteriore alla festa si celebra un omaggio agli emigranti. Nella notte della vigilia ha luogo il tradizionale ballo delle livree diavoli e testoni accompagnati dal suono di strumenti tipici. con uno scampanio di campane a festa ed un turbine di fiori si inizia il giorno grande dove si porta in processione il Cristo. La festa termina con i fuochi d'artificio ed un ballo che dura tutta la notte.

FESTE DI SAN BARTOLOMÉ (CUORI DI TEJINA)

Queste feste si celebrano nella località di Tejina nel mese di agosto. 2 riti spiccano chiaramente su tutti, il primo, la realizzazione segreta dei cuori da parte dei tre quartieri che formano il paese e che sono issati nella Piazza, in mezzo ad una moltitudine di tafferugli e discussioni.

I materiali impiegati per l'elaborazione di queste opere sono: legno o ferro, canne, rami d'albero, frutti e porto il secondo aspetto rilevante è la bruciatura del simbolo del fannullone durante gli ultimi giorni della festa. Il programma di atti si completa con attività ricreative, sportive, culturali e balli. Sono degni di menzione gli spettacolari fuochi d'artificio.

FESTA POPOLARE DELLA MERCEDES

Con una grande partecipazione popolare si celebra questa festa. Questa festa riunisce due aspetti, il religioso ed il fervore delle genti durante il trasferimento dei santi sino al Collegio della croce de Los Alamos sabato notte e la moltitudine che nella giornata di domenica accompagna il santo nel suo eremo. Il percorso è di 2 chilometri lungo i quali carri, bestiame, barche e balli sono di anno in anno sempre più spettacolari. Terminata la festa popolare diverse squadre di lottatori si affrontano nella tipica Lucha Canaria.

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