Icod de los Vinos
Il centro storico di ICOD DE LOS VINOS è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale il 5 ottobre 2004, con la categoria di “Complesso Storico”.
Sorge verso la fine del XV secolo e viene edificato nel tempo adattandosi alle necessità particolari e sociali di ogni momento storico.
Il centro è composto da: La Chiesa Madre di San Marco, La Piazza Andrés de Lorenzo Cáceres, La Piazza della Pila, il Convento di San Francesco, la Casa – Museo Emeterio Gutiérrez Albelo, la Chiesa di Sant’Agostino, la Casa dei Cáceres, l’Eremo di Sant’Antonio da Padova e l’Eremo delle Angustie.
CHIESA DI SANTA AGOSTINO E MUNICIPIO
Orario di visita: durante le ore di culto
La via San Agustin sbocca nella piazza di Leon Huerta, che si alza al termine di una scalinata con una balaustra è 4 statue genovesi che rappresentano le stagioni. presiede tutto l'insieme l'edificio del municipio, con facciata neo Canaria, che occupa lo spazio dell'antico convento Agostino di san Sebastian, fondato nel XVI secolo.
Dell'antica costruzione si conservano alcuni elementi, come chiesa di San Agostino, (seconda metà del S. XVI) che era riuscita a conservare l'insieme degli archi originari e conto con un tetto a cassettoni arabo cristiano di ottima fattura nella cappella della solitudine. Merita attenzione il tabernacolo neoclassico della cappella maggiore e l'elegante pulpito.
Il tempio conserva anche 4 interessanti tavole che rappresentano gli Evangelisti è una scultura della Madonna delle grazie del XVII secolo.
Nella via di San Sebastian si osservano edifici del XVIII e XIX secolo, come la mansione del marchese di santa Lucia, con facciata e rinascimentale e elementi barocchi, ed il caseggiato dei Fleytas.
CHIESA DI SAN MARCO
La Chiesa di San Marco ed i beni mobili ad essa legati sono stati dichiarati Bene di Interesse Culturale il 16 maggio 2006 con la categoria di Monumento.
Indirizzo: Plaza di Lorenzo Caceres
Telf.: 922 810 695
Orario per le visite: ora del culto. Museo di arte sacra dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 18:30.
La chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista si erge nella piazza di Lorenzo Caceres è conserva un ricco patrimonio. Le sue origini risalgono agli ultimi anni del XV secolo. Dentro del XVI secolo verso il 1570, si ricostruisce come un bel tempio di 3 navate dal maestro Miguel Antunez. Alle tre navate principali si aggiungono due cappelle, separate da colonne con archi di mezzo.
Nella sua struttura prevale la linee di ispirazione araba cristiana, sebbene con elementi importanti in altre stile, come il portale del Rinascimento, la torre d'ispirazione gotico francese e gli altari, il coro, e il pulpito, prevalentemente barocchi. L'altare maggiore stile plateresco, è importante per il suoi multipli nicchi. In uno di essi, nel centro dell'altare, si trova l'immagine del patrono San Marco Evangelista, piccola opera religiosa gotico-fiamminga che secondo la tradizione comparve nelle coste della zona di Icoden prima della conquista; è, pertanto, la più antica fra tutte quelle che si conservano in Tenerife.
Nelle altre nicchie si trovano sculture di grande bellezza:
Il grande quadro delle Anime (XVIII secolo per opera di José Tomás Pablo, naturale di Puerto de la Cruz); altre pittura del tempio sono un quadro di santa Anna ed un altro dell'assunzione.
I beni di oreficeria rimangono esposti nel museo, dove spicca su tutte, anche per le sue dimensioni, 48 chili e 2, 40 metri di altezza, così com'è per l'eleganza e la precisione del lavoro, la cosiddetta croce di filigrana d'argento massiccio e seguita nella Avana tra il 1663 ed il 1665 dalle artista Jeronimo de Espellosa, e che è considerata come una delle migliori opere del mondo in filigrana d'argento. La croce fu pagata da Nicolas Estevez Borges, vescovo della Avana e naturale di Icod.
PIAZZA DELLA PILA E CHIESA DI SAN FRANCESCO
Indirizzo: vicino alle chiesa parrocchiale di San Marco
Salendo la scalinata principale della piazza dei Caceres si giunge alla piazza della pila o della costituzione, circondata da un insieme monumentale tra le più importanti delle Canarie nel patrimonio architettonico, con edifici dei secoli XVII al XIX, tra i quali spiccano la casa-palazzo di Lorenzo Caceres, combinazione dello stile arabo cristiano con la corrente neoclassica, che si cominciò a costruire nel 1802 da Gonzalo de Lorenzo Caceres, colonnello degli ingegneri. Presenta facciata neoclassica di 3 piante ed è stata restaurata recentemente per convertirla in Casa della cultura e centro di arte. Le elegante fonte di pietra e della prima metà del XVIII secolo.
Da un lato di questa piazza salendo per la via di sant'Antonio si accede alla antico ospedale dei Dolori, il cui cortile interno e balconata alta dei passamano che lo delimitano costituiscono un insieme architettonico del XVII secolo. Nell'immobile vivono le sorelle dell'Ordine del buon consiglio.
Continuando nella stessa via si giunge al convento francescani dello Spirito Santo, di linee molto sobrie, che rappresenta uno degli esempi migliori dell'architettura coloniale Canarie del XVII secolo.
Nell'insieme spicca la chiesa di San Francesco, che conserva nella testata un altare rococò coronato da un Calvario, il quale figura immagine religiosa del Cristo delle acque, immagine che ha grande devozione popolare e che fu eseguita nel 1643 da Francisco Alonso de la Raya. A quanto pare, l'immagine giunse a Icod in una epoca di grande aridità. Si produsse in quel momento un periodo di piogge.
Relazionata con il convento e formando una unità indipendente, si erge la cappella della Madonna dei Dolori, considerata come una delle migliori mostre dell'architettura religiosa di Tenerife del XVIII secolo.
Le sue interno unisce le linee di ispirazione arabo cristiana con la decorazione rococò e le soluzioni dello stile portoghese che essi adottano nel tetto affrescato del presbiterio.
Di fronte a questa cappella e nella via di San Francesco si trova la casa museo del poeta Emeterio Gutierrez Arvelo.
EREMO DELLE ANGUSTIE
Indirizzo: C/ De Las Angustias
Scendendo dal Parco del Drago si giunge all'eremo delle angustie, nella via dello stesso nome. È un tempio del XVIII secolo dove si trova la immagine del patrono, una delle opere più espressive del barocco messicano (secolo XVIII) insieme con altre opere come un Cristo della colonna, di scuola di Siviglia del XVIII secolo ed un San Giuseppe di Fernando Estevez.
Tra i numerosi ex voto che ospita la chiesa si trova un coccodrillo imbalsamato, il regalo di un emigrante nell'epoca della fondazione del tempio